Indice
Introduzione
I. La scelta del tema
II. Verso il “centro"
III. La vita spirituale
IV. Le sorgenti della vita spirituale
V. Nel grembo della Chiesa
VI. Maria, Maestra di vita spirituale

Bagnasco

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INTRODUZIONE  

Grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo.
Ringrazio il mio Dio ogni volta che io mi ricordo di voi,
pregando sempre con gioia per voi in ogni mia preghiera” (Filippesi 4).

1. Con le parole dell’apostolo Paolo mi rivolgo a voi, sacerdoti, seminaristi, religiose e laici. Voi siete la mia Famiglia, la Chiesa Particolare che il Santo Padre mi ha affidato. Da quando mi ha nominato Vescovo dell’ Ordinariato Militare – dopo il mio servizio episcopale nell’Arcidiocesi di Pesaro – vi ho pensato davanti al Signore; ho sentito nascere quell’affetto – dono dall’Alto prima che decisione del cuore – che esprime la paternità spirituale di ogni Pastore verso il suo popolo. Quella stima e quell’affetto per voi, cari fratelli e sorelle del mondo militare, subito sono diventati preghiera intensa e costante ben sapendo che il primo modo per volervi bene è raccomandare voi e le vostre famiglie al cuore di Dio.
Ogni giorno, nella Celebrazione Eucaristica, nella Liturgia delle Ore, nel santo Rosario prego per voi. E’ questa la più efficace forma di vicinanza a tutti e a ciascuno, sparsi come siete in questa nostra Chiesa disseminata per l’Italia e all’estero. In un certo senso, è la prima e permanente forma di “visita pastorale”. Sentitevi pensati e accompagnati dal Vescovo, segno sacramentale di Cristo Buon Pastore, principio visibile e fondamento di unità della Chiesa Particolare.

L’apostolo Paolo, oltre alla costante preghiera per i cristiani di Filippi, ringrazia Dio per loro. Anch’io ringrazio il Signore per voi: ogni giorno vado scoprendo la ricchezza di bontà e di bene che vi è nella nostra Chiesa dell’Ordinariato Militare, il desiderio del Signore, il senso vivo della famiglia, il sentimento radicato del dovere, lo spirito di servizio e di sacrificio, l’amore alla Patria, l’impegno concreto per la solidarietà e la pace nel mondo. Come pure ringrazio per il dono delle vocazioni al Sacerdozio che nascono dal nostro ambiente, che sono orientate a servire la nostra Chiesa e che per tale scopo si preparano nel nostro Seminario, la “Scuola Allievi Cappellani”.